Intelligenza artificiale e sapienza del cuore

Per una comunicazione pienamente umana

La Settimana della Comunicazione e il Festival della Comunicazione, organizzati da Paoline e Paolini, ci accompagnano nell'approfondimento del messaggio del Santo Padre per la 58a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra quest'anno il 12 maggio.

«Ci rivolgiamo a voi, fratelli e figli dilettissimi, nell'imminenza della "Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali" [...]. Con quest'iniziativa, proposta dal Concilio Ecumenico Vaticano II, la Chiesa, che si sente intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia, intende richiamare l'attenzione dei suoi figli e di tutti gli uomini di buona volontà sul vasto e complesso fenomeno dei moderni strumenti di comunicazione sociale, quali la stampa, il cinema, la radio e la televisione, che costituiscono una delle note più caratteristiche della civiltà odierna».

Così scriveva Paolo VI nel messaggio con cui inaugurava, nel 1967, questa Giornata, nata appunto dal Concilio. Oggi gli scenari sono molto cambiati; la comunicazione ha avuto sviluppi non facilmente immaginabili 60 anni fa.
Papa Francesco per questa 58a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali così titola il suo messaggio: Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana.

Ne è passata di acqua sotto i ponti! Viene spontanea questa riflessione pensando agli scenari in continuo cambiamento a cui l’evoluzione tecnologica ci sta abituando. Eppure un filo rosso c’è ed è quello che Papa Francesco rimarca; la sapienza del cuore infatti ha a che fare con la volontà di stare in ascolto dell’umanità e della sua storia. La sapienza del cuore di cui parla il Papa non è in concorrenza o addirittura contro il progresso tecnologico. È piuttosto la capacità, tipicamente umana, di comprendere i nessi, le situazioni, gli avvenimenti e di scoprirne il senso. Senza questa sapienza l’esistenza diventa insipida… Del resto, e il Papa lo dice chiaramente, l’uomo da sempre sperimenta di non bastare a sé stesso e la storia ci documenta gli sforzi dell’umanità per ottimizzare la fatica, per trovare sempre mezzi nuovi e più efficaci in tutti i campi.

L’Intelligenza Artificiale – scrive il Papa - è una macchina che possiede certamente una capacità smisuratamente maggiore rispetto all’uomo di memorizzare i dati e di correlarli tra loro, ma spetta all’uomo e solo a lui decodificarne il senso. Per questo c’è bisogno di sapienza del cuore, di simpatia verso l’umanità, perché l’Intelligenza Artificiale può rischiare di annullare il ruolo del giornalismo sul campo impoverendo in questo modo la comunicazione che non può riguardare solo l’informazione di fatti nudi e crudi, ma registrare le emozioni, entrare nelle notizie, favorendo la partecipazione e la mobilitazione.

Nella Chiesa, le famiglie religiose si sono fatte carico nei secoli di rispondere a bisogni delle donne e degli uomini del loro tempo: ospedali, scuole, strutture per i poveri, per la formazione delle giovani generazioni… Da più di cento anni la Famiglia Paolina, fondata dal beato Giacomo Alberione, si impegna nel vasto e delicato campo dell’informazione-comunicazione avendo come punto di riferimento e di confronto la Buona Notizia per eccellenza, il Vangelo; una Notizia capace di indicare percorsi di giustizia, di pace, di fraternità, di valori pienamente umani e - proprio per questo - evangelici. Le Paoline e i Paolini hanno preso a cuore questa giornata e hanno istituito la Settimana della Comunicazione, giunta quest'anno alla sua 19a edizione, proprio per focalizzare ancora di più l’importanza ecclesiale e culturale di questa Giornata e per richiamare l’attenzione della pubblica opinione sui diversi aspetti sottolineati dai messaggi papali. Per questo ogni anno viene pubblicato anche un numero speciale della rivista Pagine aperte proprio per approfondire i diversi temi evidenziati.
Da subito, alla Settimana della Comunicazione si è affiancato il Festival della Comunicazione, un festival che ha come caratteristica l’itineranza, perché si svolge ogni anno in una diocesi diversa, coinvolgendo tutte la realtà diocesane e cittadine. Quest'anno si svolge dal 10 al 19 maggio, nella diocesi di Pinerolo.

Si sa che i valori più importanti e vitali sono anche i più delicati e sono quelli che subiscono gli attacchi più pericolosi. Lo vediamo ogni giorno: la superficialità, lo sguardo avido sia del mercato che del potere, gli obiettivi privati che inquinano la finalità sociale dell’informazione e della comunicazione chiedono una attenzione sempre vigile perché passa soprattutto da lì la cultura che alimenta e sostiene la convivenza umana e la civiltà.

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