Paolo Curtaz è teologo e scrittore. La sua ricerca unisce la meditazione della Parola alla condivisione della vita con le migliaia di persone, credenti e non credenti, che incontra ogni anno durante conferenze, pellegrinaggi, attività online (paolocurtaz.it; tiraccontolaparola.it) e social, webinar (passaparola.org). Ha pubblicato oltre cinquanta libri, tradotti in varie lingue. È considerato una delle voci spirituali capaci di intercettare le domande di senso dell’oggi.

Dopo aver commentato le catechesi di Papa Francesco sulla Preghiera nel volume Preghiera. Il respiro della fede (Paoline marzo 2023), torna in libreria con un volume in cui prende in considerazione la preghiera cristiana per eccellenza, il Padre Nostro.

«Tornare a pregare, nutrire la vita interiore con la preghiera quotidiana, far diventare la nostra esistenza un roveto ardente che scalda e illumina: questo siamo chiamati a fare, figli irrequieti e affaticati del nostro tempo. Ma lo so bene, lo sperimento: è impegnativo, sul serio, imparare a pregare, pregare quotidianamente, dare un ruolo all’interiorità fra le mille cose che dobbiamo/vogliamo svolgere. Fare anzitutto spazio mentale, perché la preghiera fluisca in noi, perché dalla preghiera quotidiana ci derivi un approccio alto e altro».

Parte da questo presupposto realistico il libro di Curtaz. E dalla constatazione che, se pregare è essenziale, la preghiera insegnataci e consegnataci direttamente da Gesù – che l’autore “rilegge” passo passo – può essere determinante ed efficace proprio per comprendere come pregare e chi pregare. Perché, prosegue Curtaz: «Come hanno capito, lungo i secoli, i maestri della fede: il Padre nostro è la sintesi di tutto il Vangelo (Tertulliano), la preghiera perfettissima (Tommaso d’Aquino)».