Pasqua giubilare di speranza

Catechisti parrocchiali - Aprile 2025

Carissimi catechisti e catechiste, nel mese di aprile, con la celebrazione della Pasqua di Gesù, entriamo nel cuore del dinamismo di vita e di fede della Chiesa e di ogni cristiano, e siamo al culmine del Giubileo della Speranza. Anzi di più, come ha affermato Giovanni Paolo II: «Cristo è il cuore del mondo; la sua Pasqua di morte e risurrezione è il centro della storia, che, grazie a lui, è storia di salvezza» (Angelus 28/06/1998).

La Speranza ci immette nella dimensione «del già e del non ancora», cioè della salvezza già donata a tutti noi da Gesù risorto e dell’attesa del suo compimento sia su questa terra, dove siamo trasformati in lui di gloria in gloria (2Cor 3,18), sia nella vita eterna, dove liberati dal peso delle tribolazioni (cfr. 2Cor 4,16 - 5,2) vedremo Dio così come egli è (cfr. 1Gv 3,2). La Speranza non è qualcosa di aleatorio, ma è dono di Dio, virtù teologale fondata sulla certezza dell’amore di Dio per noi; amore che si compie nella Pasqua di Gesù, suo Figlio: nella consegna di se stesso al Padre sulla croce e nella sua risurrezione.
Il Risorto, per rivelarci costantemente il suo amore e ricolmarci della sua luce, non ha paura di continuare a consegnarsi a noi, di mettersi nelle nostre mani, offrendoci la sua Parola, il suo Corpo e il suo Sangue. Quale dono stupendo! Ogni domenica, e anche ogni giorno, ci è dato di celebrare la Pasqua di Gesù nella concretezza della nostra vita: nelle nostre persone, nelle comunità, per vivere in comunione, nella storia e nel mondo, perché tutto riceva la sua luce e sia trasformato.
Afferma papa Francesco nell’Enciclica sul Cuore di Gesù Cristo: Il Mistero pasquale… «fa sì che, mentre cerchiamo di offrire qualcosa a Cristo per la sua consolazione, le nostre stesse sofferenze vengono illuminate e trasfigurate dalla luce pasquale dell’amore… Noi partecipiamo a tale Mistero nella vita concreta, perché in precedenza Gesù ha partecipato alla nostra vita, ha vissuto come capo ciò che avrebbe vissuto il suo corpo ecclesiale, tanto nelle ferite quanto nelle consolazioni. Quando viviamo in grazia di Dio, questa mutua partecipazione diventa un’esperienza spirituale» (cfr. Dilexit nos, 157), tanto da risorgere con lui ed essere segno e strumento di luce e di vita per gli altri.
Nella certezza che: «Cristo, nostra Speranza, è risorto!» (cfr. Tm 1,1; 1Cor 15,3-5) e noi con lui (Col 3,1), accogliamo l’invito di san Paolo a vivere, nella gioia, la Pasqua e il Giubileo: «Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera…, premurosi nell’ospitalità… Rivestitevi del Signore Gesù Cristo» (Rm 12,12-13;13,14).

In questa dimensione di vita e speranza ci orientano i percorsi proposti: gli itinerari, sull’incontro di Gesù con i discepoli di Emmaus, riaccendono la speranza e la vitalità in noi e nei ragazzi; l’esperienza del Risorto, vissuta da apostoli e discepoli, suoi testimoni fino al dono della vita, spinge anche noi a essere testimoni di speranza e pace; la preghiera pasquale dei ragazzi è desiderio di nuova umanità; le domeniche ci introducono nella celebrazione della Pasqua, oggi… Anche il Dossier per i ragazzi «… Far rifiorire la vita», in consonanza con la Pasqua, è esplosione di vitalità e dinamismo in cui introdurre i ragazzi.
Buona Pasqua giubilare di speranza e di gioia!

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