Chi ha paura del lupo Carnera?

Attività didattiche

"Chi ha paura del lupo Carnera" è un racconto per bambini dai 7 anni. Un racconto per dare voce alle paure, ma anche al coraggio. Carnera è un terribile lupo… Ma proprio tanto terribile? Tutti gli abitanti di Boscochiaro ne sono convinti. O meglio… tutti eccetto uno: Scricchio, lo scoiattolo coraggioso, anche un po’ dispettoso, ma soprattutto curioso. Perché a volte le cose non sono proprio come sembrano. E per scoprirlo basta non fermarsi alle apparenze. Anche quando sono terribili come lupo Carnera.

Punti di partenza e di arrivo

La tematica fondamentale del libro è quella del confronto tra paura e coraggio. Perché gli animali hanno paura del lupo Carnera? E perché non riescono a liberarsi dalla sua tirannia? Ma, soprattutto, perché Scricchio trova il coraggio di sfidarlo?
Scricchio, contrariamente agli anziani e agli altri abitanti del bosco che, per timore e quieto vivere, si rassegnano e lasciano le cose come stanno, sa andare contro la tradizione e l’abitudine, ma soprattutto sa andare al di là delle apparenze e intuire che dietro alla maschera terribile del lupo si nasconde, in realtà, un animale vecchio e stanco.
Certamente il piccolo Scricchio non appare proprio come un “bambino” obbediente ed educato: fa ammattire la sua mamma, è irriverente verso il vecchio gufo Pantaleone e dà il cattivo esempio agli altri cuccioli. Fa bene a comportarsi così? Sarebbe interessante riflettere con i lettori su quale sia la loro idea di obbedienza e di disobbedienza, su quando sia giusto obbedire e quando no.
Da ultimo il nostro eroe mostra due caratteristiche molto interessanti: è curioso e ama la libertà.
È la curiosità (oltre al coraggio) a spingerlo a pedinare Carnera per scoprire il suo segreto.
Ed è l’amore per la libertà a portarlo a ribellarsi ai ricatti di quel lupo prepotente.
Infine non può mancare un riferimento alla natura, in particolare al bosco con i suoi alberi e i suoi animali.

Tematiche

  • Paura vs Coraggio
  • Tradizione e abitudine
  • Apparenze vs Realtà
  • Obbedienza e disobbedienza
  • Curiosità
  • Libertà
  • Viliberta nel bosco

La lettura del libro può essere accompagnata da confronti e attività, come suggerito in queste proposte di laboratorio.

Condivisione, confronto, attività

ATTIVITÀ n. 1 – Il gioco delle paure
Alzi la mano chi non ha paure: nessuno! Nemmeno i grandi. Tutti abbiamo paura di qualcosa. E spesso ce ne vergogniamo. Quindi preferiamo non parlarne. Questa attività, al contrario, vuole permettere ai bambini di parlare delle loro paure in modo “protetto”, riducendo pudori e resistenze.
La proposta si divide in tre fasi:
• Una breve introduzione da parte di chi conduce per spiegare che a) avere paura è un fatto normale; b) la paura è una difesa preziosa; c) tutti abbiamo qualche paura; d) le paure vanno capite ed affrontate.
• Una seconda fase in cui chi conduce consegna ai bambini due o tre bigliettini quadrati sui quali scrivere (o disegnare) le proprie paure maggiori. È molto importante che lo faccia anche chi conduce. I bigliettini vengono poi piegati e inseriti in una scatola da scarpe con una fessura.
• Una fase conclusiva in cui il conduttore estrae a uno a uno i bigliettini e li raggruppa per tipi: paura delle cose, degli animali, delle persone, del dolore… Mentre lo fa può stimolare il confronto: chiedendo chi ha paura della stessa cosa, ammettendo anche lui le sue paure da piccolo e “da grande”, domandando perché uno ha paura di questo e di quello e cosa si può fare per superarle.

ATTIVITÀ n. 2 – Gli animali nel bosco
Nella storia di Carnera i protagonisti sono gli animali del bosco. Conosciamoli più da vicino.
Anche qui il gioco si divide in più fasi:
• Il conduttore seleziona dei brani del libro in cui sono citati degli animali e li rilegge ad alta voce. Ogni volta che i bambini ne sentono uno, alzano la mano e il loro nome viene scritto sulla lavagna o su un foglio.
• I bambini si dividono in gruppetti scegliendo un animale preciso: la lepre, lo scoiattolo, il gufo…
• Con l’aiuto di chi conduce, ogni gruppetto realizza un manufatto diverso riguardante il suo animale; può essere un grande disegno colorato, un cartellone “scientifico” sulle sue caratteristiche, una statuetta di pasta per modellare, una maschera da indossare (con un modello fornito in fotocopia).
• Al termine ogni gruppetto presenta il suo risultato agli altri.

ATTIVITÀ n. 3 – Tutti in scena
Molto divertente può essere anche mettere in scena qualche episodio del libro letto insieme.
Il brano più adatto è forse quello del dialogo tra il lupo e gli animali che si ripete quando Carnera compare sulla soglia di Boscochiaro. (Nel testo compare due volte: «Dove vi siete cacciati tutti quanti? Venite fuori se avete il coraggio! Non sapete chi sono io?». «Carnera!». «Bravi e come sono?». «Grossissimo e fortissimo!» ecc.) Si tratta di poche battute che i bambini memorizzeranno in fretta. Per rendere la cosa più espressiva si possono concordare dei gesti che accompagnino ogni risposta (es. : «E i miei occhi?» (Il lupo indica gli occhi) «Rossi e cattivissimi!» (i bambini “cerchiano” i loro occhi con le mani)…
Una volta imparate le espressioni si può recitare in diversi modi:
• chi conduce interpreta il lupo e tutti gli altri rispondono unendo gesti e parole;
• divisi in gruppetti si assegnano le parti e a turno si “recita” di fronte agli altri il dialogo.
Inutile dire che potrebbe essere molto divertente aggiungere altri scambi di battute tra il lupo e gli animali e, naturalmente, inserire alla fine le battute irriverenti di Scricchio.

ATTIVITÀ n. 4 – Lupus in fabula
Il lupo è sempre stato, nell’immaginario collettivo, un animale feroce e pericoloso. E in queste vesti compare in numerosissime fiabe popolari. Già in questo libro se ne nominano due molto celebri – Cappuccetto Rosso e I tre porcellini - nelle quali il lupo, nella fattispecie il lupo Carnera, ha un ruolo determinante.
Sarebbe interessante fare una piccola ricerca con i bambini e proporre loro la lettura ad alta voce, oltre alle due appena ricordate, di altre fiabe o racconti che vedano il lupo come protagonista. Ne citiamo solo alcune: Il lupo e i tre capretti, Il lupo e l’agnello, Pierino e il lupo, San Francesco e il lupo
Sarebbe interessante anche far conoscere altri episodi in cui il lupo appare come “buono”.
L’attività può quindi svilupparsi in molti modi:
- illustrazione della storia con grandi cartelloni o con libri realizzati collettivamente;
- racconto collettivo o messa in scena;
- indagine “scientifica” sulle reali caratteristiche del lupo;
- visione di filmati o di cartoni animati a tema e discussione collettiva.


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