Cantus Mariales

Il canto gregoriano popolare nella devozione mariana

Una raccolta di ventuno brani monodici mariani di impronta popolare, in lingua latina, tratti dalla tradizione gregoriana e dal repertorio più tardivo, fino al neo-gregoriano. La proposta discografica è curata e realizzata dal gruppo vocale Cantori Gregoriani diretti dal M° Fulvio Rampi.

Cantus Mariales è una proposta discografica realizzata dal gruppo vocale Cantori Gregoriani, diretto dal M° Fulvio Rampi. L’album contiene una raccolta di ventuno brani monodici mariani di impronta popolare, in lingua latina, la cui composizione abbraccia tanto l’antica e variegata tradizione gregoriana (antifone, tropi, sequenze, conductus…) quanto il vasto repertorio “tardivo” fino al neo-gregoriano degli ultimi secoli. I brani presenti in questa silloge fanno parte di una pubblicazione del 1903, curata da Dom Joseph Pothier, monaco solesmense e protagonista principale della monumentale opera di ricostruzione del canto gregoriano.
Di seguito, riportiamo per intero l’introduzione presente nel libretto del CD.

Presentazione (di Fulvio Rampi)

La felice coincidenza dell’anno giubilare 2025 con il 40° anno di attività dei Cantori Gregoriani ha suggerito l’idea della seguente proposta discografica. Si tratta di una silloge di brani monodici mariani di impronta popolare, in lingua latina, la cui composizione abbraccia tanto l’antica e variegata tradizione gregoriana (antifone, tropi, sequenze, conductus...) quanto il vasto repertorio “tardivo”, fino al neo-gregoriano degli ultimi secoli. I ventuno canti qui proposti fanno parte della pubblicazione del 1903 dal titolo Cantus Mariales (contenente cinquanta brani mariani con medesimo stile sillabico), curata da Dom Joseph Pothier, monaco solesmense e protagonista principale della monumentale opera di ricostruzione del canto gregoriano, iniziata precisamente a Solesmes verso la metà del XIX secolo.
La freschezza e la semplicità della linea melodica si accompagna alla sapiente compilazione dei testi, tutti dedicati alla figura della Vergine e caratterizzati da profondità teologica e ispirazione poetica. Vale la pena rileggere (qui di seguito nella traduzione italiana) la Prefazione al volume, a cura dello stesso Pothier, e il Breve a firma del papa Pio X, a testimonianza del valore dell’opera e del favore riscosso anche presso la Santa Sede.

Introduzione (di Joseph Pothier)

Ogni secolo della cristianità ha gareggiato per innalzare lodi sempre più solenni alla gloriosissima Vergine Madre di Dio. In questa unanime e grandiosa acclamazione di tutte le generazioni che la proclamano beata, il Medioevo ebbe un ruolo significativo. Di certo, la devozione tanto genuina quanto fervente nei confronti della Regina del cielo e della terra ha generato un’abbondante fioritura di inni e canti in suo onore.
Di tutti questi canti sacri non sono certo pochi a eccellere, non solo per la profondità dottrinale dei contenuti, ma anche per la genuina libertà delle effusioni del cuore, la feconda semplicità delle parole, l’uso frequente delle figure ed espressioni della sacra Scrittura – che superano di gran lunga le locuzioni e le figure religiose dell’arte profana – e, infine, la straordinaria varietà ritmica e la pia soavità della melodia.
In verità, le antiche testimonianze di questa singolare pietà ora giacciono quasi tutte sotto la polvere dell’oblio; sono come fiori bellissimi ma disseccati dall’assedio dell’erba circostante. Di questo ampio repertorio di canti è auspicabile che almeno i più importanti possano rivedere la luce affinché siano ancora strumento di lode a Dio e di consolazione delle anime. Per questo motivo siamo molto felici di pubblicare i seguenti cantus mariales, di cui una parte attinge felicemente ai documenti del Medioevo, mentre un’altra parte è di nuova composizione, benché rispettosa dei criteri dell’epoca antica. Tuttavia, gli stessi canti antichi non sono tutti riportati qui integralmente nella loro forma primitiva, così come si trovano nel documento originale, pure di ottima qualità. Talvolta è stato utile, addirittura necessario scostarsi dall’originale, sia per il testo che per il canto, al fine di ottenere una dottrina più corretta, un senso più chiaro e, infine, uno svolgimento più felice del ritmo o del procedimento melodico. Tale scelta non deve sorprendere: questo piccolo lavoro è una opera di devozione più che una pubblicazione archeologica o letteraria. Si è ritenuto opportuno, quindi, porre alla fine di ogni brano la segnalazione delle variazioni sia per il testo che per la musica.
In capo a ogni brano è riportato il titolo, derivato dalle prime parole del testo. Appena sotto, in caratteri più piccoli, vi è l’indicazione dei generi musicali di appartenenza, così come vengono impiegati nei libri liturgici.
Ecco ora quali sono le denominazioni: Canticum se dopo ogni strofa si trova un ritornello che deve essere ripetuto da tutto il coro; Hymnus se tutte le strofe sono cantate sulla stessa melodia; Prosa o Sequentia quando ogni coppia di strofe presenta una medesima melodia; la sequenza differisce dalla prosa per il fatto che quest’ultima ha intreccio melodico più semplice e sobrio, e la versificazione più libera. Esistono anche altri canti, la cui composizione sembra provenire da generi diversi. In tal caso, non potendo facilmente classificarli in una categoria ben definita, quei canti sono semplicemente definiti Rythmes.
Quanto alle antiche cantilene, è certo che eccellono per qualità e impiego, e sono assolutamente pertinenti alla sacra liturgia. Esse hanno assunto una grande notorietà grazie a una universale e antica prassi esecutiva. Tuttavia, non sarebbe opportuno scartare gli altri brani per il solo motivo di essere sprovvisti di questa generale approvazione. In effetti, da un punto di vista pratico, questi canti possono essere impiegati con frutto nelle chiese, almeno per le funzioni che hanno un carattere liturgico meno elevato come gli incontri di preghiera di confraternite e soprattutto i pii esercizi del mese di Maria o riunioni simili. Dal momento che ogni volta è permesso ascoltare canti in lingua volgare, a maggior ragione è possibile cantare in latino, la vera lingua della nostra santa Madre Chiesa. Perciò, le anime pie accolgano con gioia e benevolenza questo bouquet mariale, composto di ogni specie di fiori con svariati colori e profumi, devotamente raccolto nel giardino di questa stessa Chiesa.

O pia Madre, quanto è dolce rallegrarsi di te, o Maria.
E voi tutti che l’amate, davanti all’altare, davanti al trono
della Vergine Maria Madre di Dio,
vogliate ripetere con noi la dolce espressività di questi canti.

“Breve” (di S.S. Pio X)

Al nostro diletto figlio Joseph Pothier, Abate dell’Ordine di S. Benedetto.
Caro figlio, salute e benedizione apostolica.
Abbiamo ricevuto la lettera con la quale ci esprimete la vostra riconoscenza in merito a ciò che abbiamo recentemente prescritto per rendere la musica sacra conforme alle antiche norme della liturgia, e specialmente per riportare le melodie del canto gregoriano alla loro forma primitiva. Siamo stati lietissimi di ricevere da voi questo omaggio, segno della vostra dedizione e del vostro affetto per la nostra persona. Questo dono è stato tanto più gradito perché proveniva da un uomo tra i più grandi esperti di liturgia e al quale è fortemente debitrice la causa del canto gregoriano. Quanto alla vostra assicurazione di fornirci sempre, per il sostegno di questa causa, il concorso della vostra attività, noi accogliamo con paterna sollecitudine codeste buone disposizioni, e preghiamo Dio che, nella sua bontà, vi sostenga nella vostra opera. Ci rallegriamo, dunque, del nuovo frutto del vostro lavoro, i Cantus Mariales, da voi inviato e da noi considerato dono gradito e di grande utilità.
A voi, caro figlio, e ai membri della vostra famiglia religiosa, come pegno dei beni celesti e segno della nostra benevolenza, con grande affetto impartiamo nel Signore la benedizione apostolica.


Condividi

cantus-mariales.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA