Il gusto delle cose

Scheda film

La storia di Eugenie, stimata cuoca, e di Dodin, il raffinato gourmet con cui ha lavorato negli ultimi 20 anni. Un film celebra la bellezza delle piccole cose nella vita e la capacità del cibo di unire le persone, offrendo al contempo una riflessione sulla nostra esistenza e sulle connessioni che ci rendono umani.

Il Film

Il gusto delle cose è un film che esplora le dinamiche delle relazioni umane e la ricerca del significato della vita, attraverso il cibo. La storia ruota attorno a due personaggi principali, un cuoco e una cuoca, che trovano conforto e passione nella preparazione dei pasti. Il cibo diventa una metafora per i sentimenti, i ricordi e le connessioni che legano le persone. I protagonisti, che potrebbero essere individui che hanno perso la loro strada nella vita o che cercano di superare una perdita personale, iniziano un viaggio di scoperta culinaria. Durante questo percorso, incontrano vari personaggi, ognuno con una storia unica e un diverso rapporto con il cibo. Questi incontri aiutano i protagonisti a riscoprire la gioia di vivere e il significato delle cose semplici. Attraverso il cibo, trovano un modo per esprimere emozioni che non riescono a verbalizzare e, attraverso le relazioni che sviluppano, imparao lezioni importanti sull’amore, la perdita e la felicità. Il gusto delle cose celebra la bellezza delle piccole cose nella vita e la capacità del cibo di unire le persone, offrendo al contempo una riflessione sulla nostra esistenza e sulle connessioni che ci rendono umani.

Per riflettere dopo aver visto il film

Il gusto delle cose può suscitare diverse riflessioni, specialmente riguardo alla passione per la cucina, le relazioni umane e il significato dell’arte culinaria nella nostra vita. Il film esplora la cucina non solo come un mestiere, ma come arte e dedizione. Considera come la cucina possa diventare un mezzo di connessione tra le persone e come le relazioni possano essere nutrite attraverso atti di cura e attenzione, come preparare un pasto. La preparazione e la degustazione del cibo sono spesso presentate in modo sensuale e il film riflette su come il cibo possa coinvolgere tutti i sensi, e su come la preparazione e il consumo di un pasto possano diventare un’esperienza profondamente sensoriale e persino spirituale. Il film mostra quanta dedizione e sacrificio siano necessari per raggiungere l’eccellenza. La passione di Dodin per la cucina può essere vista come una metafora per l’arte di vivere. Pensare a come ogni dettaglio della vita quotidiana possa essere affrontato con lo stesso trasporto e attenzione al dettaglio che si vede nella preparazione di un piatto gourmet. Dopo aver visto Il gusto delle cose, queste riflessioni possono aiutare a comprendere meglio il messaggio del film e a considerare come le tematiche trattate possano essere applicate alla propria vita e alle proprie esperienze.

Una possibile lettura

Il gusto delle cose è un film che offre diversi livelli di lettura, combinando elementi di gastronomia, storia e psicologia per creare un’opera ricca di sfumature mettendo in primo piano la passione per la cucina e l’arte culinaria. La dedizione di Dodin alla cucina può essere interpretata come un’ossessione per la perfezione. La sua attenzione ai dettagli e la sua insoddisfazione per qualsiasi imperfezione possono essere letti come una metafora della tensione umana verso ideali irraggiungibili. Le dinamiche di potere, la dipendenza reciproca e la tensione tra il maestro e l’allievo offrono uno spunto di riflessione sulle relazioni umane. Il modo in cui la cucina diventa un campo di battaglia per l’affermazione personale e la costruzione dell’identità può essere visto come un microcosmo delle interazioni sociali più ampie. La storia potrebbe essere interpretata anche come una meditazione sul conflitto tra tradizione e innovazione, includendo scene intense di preparazione dei cibi, dialoghi profondi sulla vita e momenti di introspezione. Il gusto delle cose, attraverso la lente della gastronomia, esplora temi universali di perfezione, ossessione, relazioni umane, tradizione e innovazione. Ogni spettatore può trovare in esso diversi strati di significato, e questo rende il film un’opera poliedrica e ricca di spunti di riflessione.

GUARDA il trailer del film »»» Il gusto delle cose

Titolo Originale: La Passion de Dodin Bouffant
Genere: Romantico/Drammatico
Regia: Tran Anh Hung
Interpreti: Juliette Binoche (Eugénie), Benoit Magimel (Dodin), Emmanuel Salinger (Rebaz), Patrick D’assumçao (Grimaud), Galatea Bellugi (Violette), Jan Hammenecker. (Magot), Frédéric Fisbach (Beaubois), Bonnie Chagneau-Ravoire (Pauline), Jean-Marc Roulot (Augustin), Yannik Landrein (Padre di Pauline), Sarah Adler (Madre di pauline)
Nazionalità: Francia
Distribuzione: Lucky Red
Anno di uscita: 2024
Soggetto e Sceneggiatura: Tràn Anh Hùng
Fotografia: Jonathan Ricquebourg
Musica: Edmund Butt
Montaggio: Mario Battistel
Durata: 145’
Produzione: Olivier Delbosc, Curiosa Films, Gaumont, France 2 Cinéma
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Amore-Sentimenti, Cibo, Donna, Malattia, Matrimonio - coppia
Note: Ispirato al romanzo “La vie et la passion de Dodin Bouffant, Gourmet” di Marcel Rouff del 1924 e alla pubblicazione “La fisiologia del gusto” di Jean Anthelme Brillat-Savarin del 1825.


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