La vita davanti a sé

Scheda film

Una trasposizione del libro di Romain Gary semplice ma credibile, con un cast di spessore guidato da una sempre magnifica Sophia Loren.

Il film

Il film La vita davanti a sé si ispira all'omonimo romanzo di Romain Gary, già portato sul grande schermo nel 1977. La protagonista è Madame Rosà, un'ebrea sopravvissuta all'Olocausto, con un trascorso da prostituta. La donna vive in un quartiere popolare di Bari, ospitando nella sua casa bambini in difficoltà. A trasformare la sua vita arriva il ribelle Momo: dopo essere stata da lui derubata al mercato, lo accoglie in casa su consiglio del dottor Coen, suo grande amico. Inizialmente la convivenza tra i due non sarà facile anche a motivo della differenza di età e della diversità di religione e razza. Ma con il passare del tempo le loro relazioni si trasformano. Il rapporto burrascoso diventa un legame profondo e premuroso che si manifesta in sentimenti di solidarietà reciproca. I due scoprono di essere uniti da uno stesso destino che cambierà la loro esistenza per sempre. Quando Madame Rosà viene portata in ospedale per i suoi continui malori, Momo capisce quanto sia legato a lei. Asseconda il suo desiderio di essere riportata a casa e, dopo la sua morte, la veglierà consapevole di aver perso un'amica e una guida sicura.

Per riflettere dopo aver visto il film

Sophia Loren ha ripreso a recitare dopo dieci anni, per "amore del figlio", come lei stessa ha dichiarato. Dal libro di Romain Gary, il regista Edoardo Ponti realizza una storia asciutta e misurata che mette al centro della narrazione aspetti della vita comune: accettazione, rispetto delle diversità e aiuto reciproco. Egli stesso racconta: «Sceneggiare il romanzo non è stato facile. Essendo un libro molto bello non volevo lasciare fuori neanche una pagina. Abbiamo deciso di focalizzare l'attenzione sul bellissimo rapporto di amicizia tra Madame Rosà e Momo, due esseri che si somigliano nonostante le grandi differenze». Il film presenta una serie di scelte cinematografiche che focalizzano l'umanità racchiusa nell'appartamento di Madame Rosà e nei suoi sentimenti di amicizia che rendono la storia una fiaba straordinariamente umana. Il suo alloggio, dove regna accoglienza e solidarietà, rappresenta un riparo per tanti piccoli sventurati. Anche per Momo, rifiutato da tutti e irretito nelle maglie della malavita locale, quel "buco", come lui lo definisce, diventa un'ancora di salvezza.

Una possibile lettura

Il messaggio di La vita davanti a sé è molto semplice ma anche molto forte, lo rivela la stessa Sophia Loren: «Comunicare tolleranza e amore. Perché tutti abbiamo il diritto di essere amati e che i nostri sogni si realizzino». Madame Rosà, nel corso degli anni, ha preso in carico i figli delle altre prostitute portando avanti la sua esistenza in quegli aspetti più ordinari e dimessi, associata per lo più all'idea del contingente e del precario. Presa dai ricordi del passato e dagli incubi della deportazione, trasforma la sua casa in uno spazio comune, incrociando tolleranza, culture, religioni, ma anche miseria. Quando Madame Rosà è presa dalla debolezza degli anni e dei malanni, qualcosa cambia nella sua vita. Emergono con la fragilità, l'orgoglio, l'istinto materno e il perdono. Oppressa dai fantasmi del passato, impegna ogni energia nell'ultima prova: donare a Momo l'innocenza che a lei fu strappata. È così che lo riscatta, attenuando le sue sofferenze e dando nuova vita alla sua assopita coscienza.

GUARDA il trailer del film »»» La vita davanti a sé

Genere: Drammatico
Regia: Edoardo Ponti
Interpreti: Sophia Loren (Madame Rosa), Ibrahima Gueye (Momo), Renato Carpentieri (Dottor Coen), Iosif Diego Pirvu (Iosif), Abril Zamora (Lola), Babak Karimi (Hamil), Massimiliano Rossi (Ruspa)
Nazionalità: Italia
Distribuzione: Netflix
Anno di uscita: 2020
Soggetto e sceneggiatura: Adattamento dell'omonimo romanzo di Romain Gary del 1975, la sceneggiatura è firmata da Edoardo Ponti e Ugo Chiti
Fotografia: Angus Hudson BSC
Musica: Gabriel Yared
Montaggio: Jacopo Quadri
Durata: 95'
Produzione: Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar, in collaborazione con Netflix.
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Adolescenza, Amicizia, Anziani, Donna, Educazione, Famiglia, Malattia, Metafore del nostro tempo, Povertà-Emarginazione, Rapporto tra culture, Shoah - Olocausto, Solidarietà
Note:
- Realizzato con il supporto di Regione Puglia, Puglia Promozione, Apulia Film Commission


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