Una raccolta di canti liturgici per celebrare la Chiesa in cammino nel processo sinodale, una Chiesa che vuole risuscitare un’alba di speranza nella notte oscura del mondo.
Tutta la Chiesa è coinvolta in un processo sinodale che culminerà nel 2025 con il Giubileo. È una Chiesa che narra la fede, allarga i suoi orizzonti, provoca, scuote e guida tra le tempeste del tempo verso una pienezza di compimento e di senso. Una Chiesa che cammina tra la pandemia e la guerra e vuole suscitare profezie, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza in questa notte oscura del mondo. Uniti dallo Spirito è una raccolta di canti per la messa, per celebrare le meraviglie del Signore in questo tempo di Grazia che stiamo vivendo, nell’orizzonte della sinodalità. I testi attingono ai vari interventi sia del Papa sia dei primi sussidi emanati dalla CEI e le musiche sviluppano un linguaggio cantabile, semplice e adatto alle nostre assemblee.
Scrive Vincenzo De Gregorio, Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, nella presentazione dell’opera: «Uno dei motivi che rende particolarmente vivace la vita della Chiesa in Italia, nonostante i problemi, le contraddizioni e i limiti umani, è il fatto che, comunque, da un semplice canto di persone animate dalla sola buona volontà, fino alla complessità di organismi corali preparati e professionali, fa cantare un popolo. Altrimenti, con rare eccezioni, si vive senza canto e senza musica, sempre. Le bande musicali, che nel tessuto culturale del Paese rappresentano la grande ricchezza, soprattutto di quella porzione, vasta e diffusa, chiamata “provincia”, incarnano la musica, insieme con i cori che, nelle piccole parrocchie periferiche e nelle grandi comunità urbane, ogni settimana cantano. Nel contesto generale, invece, la povertà musicale italiana è drammaticamente nota. La denunciano implicitamente le carenze di professionalità artistica presenti in quelli che, invece, passano per gli “eventi musicali significativi” dei raduni di massa negli stadi e nelle piazze, come nel “festival”. Ma la denunciano anche i percorsi formativi che nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università come nei seminari, sono privi di canto e musica».
Tutti i brani di Uniti dallo Spirito si possono eseguire all’unisono, ma sono previste anche altre voci che possono rendere più ricca e solenne la melodia. Anche l’accompagnamento organistico è semplice e sostiene e arricchisce la melodia principale. Così prosegue De Gregorio nella presentazione: «La lunga esperienza di don Antonio Parisi, sia nel fatto musicale sia in quello strettamente liturgico, è raggrumata in questa ennesima fatica dedicata al Popolo di Dio che è in Italia e che prega cantando e canta per pregare. La prima evidenza è quella dei testi: desunti dalla Liturgia e creati da una mente, quella di Evan Ninivaggi. Con i testi di questi ultimi canti si attinge da una consapevole capacità di struttura delle strofe, facendo sì che gli accenti di ogni verso si ripetano ogni volta e che il ritmo sonoro sia facilitato dal ritmo delle parole (come avviene in tutta la poesia destinata a vivere nella memoria della gente). Queste parole sono sostenute dalle armonie affidate alla tastiera. Non possono risolversi in “accordi”: nella loro apparente semplicità rivelano la sapienza compositiva che non semplifica ma facilita. Pregio che impreziosisce la fatica dell’Autore della musica, è, infine, la proposta polifonica che viene aggiunta a quella monodica: è un invito ad osare, ad andare “oltre”, con impegno e qualche fatica, per tutti coloro che con amore “fanno Chiesa” facendosi “voce della Chiesa”».
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