Il volto materno di Dio

Maria Santissima Madre di Dio - Solennità

Maria ci assicura la benevolenza del Padre.

Il primo dell’anno di per sé è un giorno come tutti gli altri, ma in realtà è diverso, particolare, unico. L’anno nuovo che inizia ci coinvolge profondamente con sentimenti forti e contrastanti: il fascino del nuovo e la paura del futuro, la voglia di cambiare e l’attaccamento alle posizioni conquistate, la nostalgia e la speranza, il peso della memoria e l’ala del desiderio, la gioia dell’andare avanti e la tristezza del tempo che corre via veloce.
Diamo spazio a questi sentimenti. Non lasciamoli fuori dalla nostra fede, come se appartenessero esclusivamente ai momenti profani dell’allegria, dei brindisi, dei baci sotto il vischio, dei botti, e delle cose un po’ pazze che accolgono l’anno nuovo. La fede autentica nasce dalla vita e la investe tutta. Su questa dimensione umana - il Capodanno - la Chiesa ci invita a inserire intenzioni e riflessioni spirituali per farla essere una “giornata particolare” anche per la fede.

Gesù

Dopo gli otto giorni stabiliti dalla legge di Mosè, sulla terra risuona per la prima volta il nome del bambino nato a Betlemme: Gesù, «come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo». È il nome che sta al centro delle nostre preghiere nei momenti belli e difficili, nei giorni della gioia e in quelli del dolore. È il nome che invochiamo per ringraziare, per chiedere perdono, per ottenere forza, per esprimere i nostri dubbi e anche il nostro disappunto quando pensiamo di non essere ascoltati.

La pace

In questo giorno ogni cristiano si rivolge a Gesù per ciò che gli sta a cuore. La Chiesa intera come comunità di credenti, dal 1° gennaio 1968, per volontà di Paolo VI, prega per ottenere il dono della pace, con accentuazioni ogni anno diverse, indicate da un messaggio del pontefice. Papa Francesco ha intitolato quello di questo anno: Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace. Non poteva essere diverso perché purtroppo l’anno non inizia nella pace, ma in guerre tragiche, crudeli, distruttive che si pensavano ormai un retaggio del passato.
Come può essere accaduto questo? Il titolo del messaggio lo rivela: abbiamo peccato per aver cercato il potere invece del servizio, lo scontro al posto del dialogo, la disattenzione ai problemi della gente e dei popoli invece del buon governo, la ricerca del guadagno sopra ogni altro valore, lo sfruttamento irresponsabile dei beni della terra. Il Signore perdonerà i “nostri debiti” e ascolterà le preghiere accorate per la pace del Papa, dei credenti, degli uomini e donne di buona volontà?

La Madre

Per invitarci a confidare che ogni nostra preghiera, tanto più quella per la pace, viene ascoltata ed esaudita, nel 1967, Paolo VI decise di dedicare il primo dell’anno a Maria, Madre di Dio. Lei è la garanzia che Dio non ha mandato il suo Figlio nel mondo per schiacciarci con la sua onnipotenza e punirci con il suo sdegno, ma per rivelarci che «ci benedice, ci custodisce, fa risplendere il suo volto per noi, ci fa grazia, ci rivolge il volto e ci concede la pace». Non è facile accogliere questo messaggio rassicurante sulla bontà di Dio, perché «il serpente, il più astuto di tutti gli animali selvatici» (Gen 3, 1) inocula continuamente e malignamente il dubbio sulla sua bontà: “Perché non ci esaudisce? Perché non fa finire le guerre? Perché fa massacrare i bambini? Perché non fa morire i responsabili di tanta rovina?”. Allontaniamo ogni dubbio guardando Dio che ci sorride con il volto materno di Maria. Le paure, le difficoltà, le sofferenze non scompariranno, ma non ci schiacceranno, e in quel sorriso troveremo la forza per trovare e creare la pace.


Condividi

il-volto-materno-di-dio-2.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA