Marco Frisina racconta come nasce “Testimoni di speranza”, la sua raccolta pensata per l’Anno Giubilare: brani per testimoniare la freschezza del Vangelo anche in un mondo invecchiato e stanco; per cantare l’amore a Cristo, alla Chiesa, ai santi antichi e moderni.
L’album Testimoni di speranza, scritto, composto e diretto da Marco Frisina, contiene 14 brani che esprimono l’entusiasmo dell’annuncio di speranza: Cristo ha vinto la morte con la risurrezione e noi tutti siamo risorti con lui per essere partecipi della sua vittoria. Con questa raccolta, pensata per l’Anno Giubilare, l’autore ha voluto cantare l’amore a Cristo, speranza del mondo, la cui misericordia è salvezza donata a tutti i popoli; l’amore alla Chiesa, che splende come la sposa amata, madre dei credenti e pellegrina di speranza; l’amore per alcuni santi antichi e moderni, la cui testimonianza splende ancora oggi per noi.
L’album, realizzato con l’Orchestra Sinfonica Supernova e il Coro della Diocesi di Roma, comprende anche i brani Christ is my hope, l’inno del Giubileo dei Giovani, e Siamo noi, l’inno della prima Giornata Mondiale dei Bambini.
Scrive Marco Frisina nella presentazione dell’opera: «La speranza guarda sempre avanti, respira il futuro e ci conduce alla meta del cielo, dove è Cristo, l’àncora salda, che siede alla destra del Padre. È lui il Risorto vittorioso che trionfa sul male e sulla morte e ci lega a Dio attraverso la catena luminosa della speranza. L’àncora rende salda la barca quando la tempesta la scuote; noi non la vediamo perché scende profondamente nel buio del mare, ma con la sua forte presa sul fondo ci salva dal naufragio e dalla distruzione. Il nostro tempo è scosso da tempeste e uragani, da guerre e violenze; la paura e lo sgomento agitano i cuori di tanti uomini, l’inimicizia sparge sofferenza e dolore e siamo tentati di pensare che tutto questo sia inevitabile, che non ci sia possibilità di costruire un mondo di pace e fraternità. Ma lo Spirito Santo continua a effondere il suo amore e la sua gioia, a infondere speranza, a donare il sorriso all’anima, lo stesso che nasce nel nostro cuore quando viene alla luce un bambino, e contempliamo nella sua innocenza un raggio luminoso del volto di Dio. La speranza non si arrende davanti alla difficoltà e all’inimicizia, sa abbattere i muri, sa aprire le porte sigillate e superare le cime più impervie, perché non conta sulle proprie forze ma su Dio stesso; è lui che dona l’energia che può ribaltare il mondo e trasformare la storia. È la potenza del Risorto che risplende nel cuore di chi spera e lo rende intrepido nella battaglia dell’amore, felice nel contemplare gli effetti meravigliosi che essa produce. Questa nuova raccolta ha come titolo Testimoni di speranza, perché ciascuno di noi è mandato a testimoniare la freschezza del Vangelo, ad essere testimone autentico di speranza in un mondo invecchiato e stanco.
I testi scelti esprimono il valore entusiasmante dell’annuncio evangelico: Cristo è la nostra speranza, egli ha vinto il mondo con la sua morte e risurrezione, noi tutti siamo risorti con lui per essere partecipi della sua vittoria. Egli ha combattuto la battaglia dell’amore; donando sé stesso per noi egli ha vinto ogni egoismo e divisione: l’amore e la fraternità hanno vinto l’odio. Alla luce dell’evento della risurrezione si comprendono le profezie, come quella di Isaia che contempla le porte della nuova Gerusalemme che si aprono per accogliere tutti i popoli, e vede l’universalità della salvezza che somiglia ad un grande abbraccio che unisce ogni uomo di ogni nazione e lingua. Anche le parole del profeta Osea, che cantano l’amore ritrovato tra la sposa-Israele e il Signore, mostrano l’efficacia della speranza che si fonda non sulla nostra fedeltà, ma su quella di Dio, che nel suo amore non ci abbandona mai».
L’autore prosegue nella presentazione, soffermandosi sui singoli brani: «Il canto Gioisci o Madre Chiesa ci ricorda che la Chiesa è chiamata ad esultare per il mistero della grazia che l’avvolge; queste furono anche le parole con cui S. Giovanni XXIII aprì l’assise conciliare, indicando al mondo la necessità di una rinnovata adesione al Vangelo, ed esortandolo a guardare con fiducia al futuro come un orizzonte luminoso di speranza. Con noi cammina nella storia e ci guida la Vergine Maria che è la nostra speranza. Il canto a lei dedicato riunisce alcune espressioni litaniche con cui la invoca il popolo di Dio; guardando a lei non potremo mai disperare di raggiungere la meta del nostro cammino. Sono inseriti in questa proposta anche alcuni inni dedicati ai santi, nuovi ed antichi, ed alcuni testi di grande valore spirituale tratti dai loro scritti. Nella santità di Carlo Acutis e di Pier Giorgio Frassati vediamo la giovinezza della grazia che fa di un adolescente un testimone perfetto dell’amore di Cristo, e di un giovane un appassionato scalatore delle vette dello spirito. In San Giuseppe, custode della Santa Famiglia e della Chiesa, è esaltata la potenza dell’obbedienza della fede e della speranza fiduciosa in Dio: il silenzio di Giuseppe diviene così uno splendido canto di lode che risuona in tutto il Paradiso. Seguono le bellissime preghiere di due santi che hanno vissuto la forza della speranza nella loro vita, Tardi t’amai, di S. Agostino, e Trinità che adoro, di S. Elisabetta della Trinità. In questi testi si comprende come l’amore divino possa trasformare il cuore e innalzarlo verso vette impensabili, fino a fonderlo con il cuore di Dio. Tutto questo ci invita ad andare verso il mondo, ad uscire per portare ad ogni uomo l’annuncio della salvezza e vivificare ogni cosa con la luce della speranza, così come ci esorta il canto Alzati e va’. Nella raccolta sono inseriti anche: Siamo noi, inno della prima Giornata Mondiale dei Bambini, e Christ is my hope, un canto di gioiosa speranza dedicato ai giovani. I bambini e i giovani sono la speranza del mondo e nelle loro mani e nei loro cuori deve risplendere la luce del Vangelo.
Conclude la raccolta un brano strumentale: Fuga sul tema di Jesus Christ you are my life, composizione che vuole festeggiare i 25 anni di vita del celebre canto conosciuto e amato in tutto il mondo: Cristo è la nostra vita. Inoltre, è un modo per fare memoria del Grande Giubileo del 2000 in cui S. Giovanni Paolo II diceva che i giovani sono le sentinelle del mattino, segno di speranza e di gioia per il mondo».