Mai ignorati, mai sperduti, mai abbandonati

XV Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

C’è sempre un pensiero che dà senso e valore a ogni vita.

In questa domenica, la seconda lettura, spesso trascurata perché non collegata con la prima e il Vangelo, l’apostolo Paolo, con il suo stile un po’ difficile - lo stesso Pietro ebbe modo di rilevarlo (2Pt 3,15) - ci annuncia una realtà fondamentale: «Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo … In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore».
Su questo testo, teologi e biblisti hanno detto e scritto di tutto. La nostra breve riflessione alla ricerca di stimoli per la fede, per la preghiera, per la vita, è tutta nell’affermazione: «Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo ci ha scelti prima della creazione del mondo, predestinandoci a essere figli adottivi mediante Gesù Cristo». Con parole nostre: da sempre Dio ci ha pensato per farci diventare suoi figli adottivi nell’unico suo figlio, Gesù. Ciò vuol dire che nessuno che già ha vissuto, che vive adesso, che vivrà su questa terra è stato, è, e sarà sconosciuto al suo amorevole disegno.

“Ma, usciti dalle sue mani creatrici, non siamo già tutti suoi figli?”. Certamente tutto è sua creatura: i cieli che narrano la sua gloria e il firmamento che l’annuncia (Cfr. Sal 19,2); le bestie della foresta, e gli animali a migliaia sui monti (Cfr. Sal 50,10); le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna (Cfr. Sal 8,8); gli uccelli del cielo (Cfr. 50,11)… però, ai creati a sua immagine e somiglianza ha dato la possibilità, la libertà, la responsabilità di diventare suoi figli adottivi nel Figlio.

Pensati e amati

Essere un pensiero di Dio comporta che nessuno vive per sbaglio, fuori posto, senza ruolo e missione, dimenticato e disperso, perché egli segue tutti, ci scruta e ci conosce, quando ci sediamo e quando ci alziamo, intende da lontano i nostri pensieri, osserva il nostro cammino e il nostro riposo, gli sono note tutte le nostre vie (Cfr. Sal 139). La poesia di Salvatore Quasimodo: «Ognuno sta solo sul cuor della terra - trafitto da un raggio di sole: - ed è subito sera» è bellissima, ma è il contrario della parola di Dio, perché egli aspetta tutti per accoglierli nella sua casa, anche se avessero dissipato la loro parte di eredità, come il figlio giovane; o se non avessero istaurato con lui un rapporto di figliolanza, come il figlio maggiore; oppure se avessero aspettato l’ultimo istante per lasciarsi accogliere, come il ladrone crocifisso.

Nessuno vive per caso

Questi spunti di riflessione possono sembrare lontanissimi dalla quotidianità. Non è così. Sapersi pensati, cercati, amati agevola la capacità di dare senso a ogni vita, anche a quelle più problematiche o addirittura senza valore secondo i criteri umani. Pensieri di Dio: nessuno è sbagliato, nessuno è senza senso, nessuno è per caso. Non accettare questa verità, o non farla scendere nella pratica, porta alle conseguenze che abbiamo davanti agli occhi. Sembriamo una folla di fuori posto, di camminatori senza sapere dove, di vite svendute a poco prezzo, meno di una cassetta di pomodori o di uno sballo, scambiando i desideri per diritti, e i diritti per “faccio quello che mi pare e piace”. Senza Padre, si finisce inevitabilmente senza fratelli e sorelle. È il quadro che ci offre l’attuale società con più evidenza nel mondo dei ragazzi e dei giovani, dove sentirsi vivi può significare alcool, pasticche, violenza.

Il coraggio, il bastone, i sandali

Analisi a parte, essere stati «scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità», ci impegna prima di tutto a rendere più profonda e concreta la consapevolezza di essere pensieri di Dio «santi e immacolati di fronte a lui nella carità». Come sempre poi chi gratuitamente ha ricevuto, gratuitamente è chiamato a dare, in questo caso testimonianza e annuncio di questa verità, in tutti i modi possibili, soprattutto là dove è più difficile; anche quando le porte sembrano sbarrate, come il profeta Amos; e come i Dodici, senza «né pane, né sacca, né denaro nella cintura, né due tuniche», ma con soltanto il bastone e i sandali, necessari per un cammino lungo e scosceso.


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