Antonietta Potente, una delle teologhe più creative e apprezzate nel panorama italiano, e non solo, si addentra nelle Scritture, in un libro non esegetico ma dal profondo taglio esperienziale.
Antonietta Potente è teologa, docente universitaria e scrittrice. Da molti anni segue i passi della spiritualità domenicana femminile, itinerante e mendicante. La sua visione è ancorata al presente e in dialogo con la sapienza dei diversi popoli. Con Paoline ha pubblicato diversi testi. Tra questi ricordiamo: Come il pesce che sta nel mare e Il miele e l’amaro.
Così l’Autrice introduce il suo nuovo libro In amorosa fedeltà. Leggere e trasmettere le scritture: «Questo libro ha uno stile esperienziale. A differenza di altri, non ha capitoli ma temi sparsi, come piccoli quadretti, ciascuno con il suo soggetto. Il tema principale del libro, anche se può sembrare strano, non sono le Scritture ebraicocristiane in quanto oggetto di studio, ma l’esperienza di queste parole scritte e tramandate da secoli».
E, difatti, il libro non si propone come un testo esegetico, come un commentario biblico, ma nascendo e crescendo nell’esperienza, propone in ordine sparso tematiche care alla Potente: non riflessioni ma narrazioni di vita, di cui le Scritture sono colme. E poiché le esperienze, tratto caratteristico delle pagine del libro, non sono soltanto quelle dell’Autrice, alla fine di ogni tema attraversato viene lasciato uno spazio in bianco, per ricordare al lettore che le pagine «vanno lette lentamente e che i pensieri si aspettano silenzio, perché ognuno possa poi aggiungere i propri».
Alla fine del libro, una breve non-conclusione consegna al lettore un libro aperto, invitando a «restare in piedi» per respirare dalle Scritture ancora la vita e il Mistero che la abita.