"La Parola crea relazioni" e "La Parola si fa carne"

Due brevi riflessioni di Laura Gusella particolarmente indicate per la Domenica della Parola di Dio (26 gennaio) e per il Giubileo del Mondo della Comunicazione (24-26 gennaio).

Laura Gusella vive dal 2009 un’esperienza monastica comunitaria presso la frazione di Tartiglia (AR), in collaborazione con la Fraternità di Romena. Si interessa di esegesi femminista. Fa parte dell’Associazione Biblica Italiana e del Coordinamento Teologhe Italiane.

Nei due libricini La Parola crea relazioni. In principio Dio parla e La Parola si fa carne. Gesù, maestro di dialogo (collana Spuntini per l’anima) offre al lettore una serie di riflessioni sulla comunicazione a partire dalla Bibbia.

In La Parola crea relazioni, l’Autrice parte dall’importanza della comunicazione nella nostra vita, da come oggi essa sia facilitata, in teoria, ma risulti di fatto più difficile, polarizzata, poco consapevole. E prende ad esempio Genesi, che ben racconta il modo in cui Dio comunica ma anche quello - imperfetto, sbilanciato - in cui l’umano dialoga. Questi testi del Primo Testamento diventano allora uno stimolo per continuare a lavorare sulle nostre parole, una pedagogia per imparare a dialogare in modo consapevole e fecondo. 

Ancor di più questo vale per i cristiani e le cristiane, perché discepoli e discepole di Gesù che è la parola di Dio incarnata. «Gesù è questo discorso di amore di Dio che, a un certo punto della storia, si è fatto carne, ha assunto la nostra natura mortale e fragile per parlare le nostre parole, balbettare i nostri sentimenti, relazionarsi come noi», scrive la Gusella nel secondo libricino, La Parola si fa carne.
Rileggendo i dialoghi di Gesù con il cieco nato e con la Samaritana, l’Autrice mostra come egli sia maestro del dialogo e della parabola. Figlio dell’ebraismo, ama generare discussione e, al contempo, rifugge le asserzioni definitive, astratte, dogmatiche. Ecco cosa ci può insegnare sul nostro modo di comunicare: «Dobbiamo comprendere ancora tanto – scrive la Gusella - di questo insegnamento di Gesù sia per noi cristiani singoli sia come Chiesa: quante volte l’atteggiamento di fronte a una questione o a una realtà esterna è di preparare subito un pronunciamento, di esprimere immediatamente un giudizio, invece di porre interrogativi, di offrire parabole e non sentenze. Ciò non significa che come Chiesa o come cristiani non abbiamo valori e idee da offrire, ma spesso non lo facciamo in quella forma dialogica che Gesù non solo ci ha insegnato, ma che ha usato egli stesso».

GUARDA la diretta con l'autrice »»» «Spero nella tua Parola» (Sal 119,74)


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