Dopo “Il Vangelo secondo Marco”, il noto economista, appassionato da sempre di studi biblici, s’immerge nuovamente nei Vangeli, affrontando stavolta quello "secondo Luca".
Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico con particolare interesse per l’economia civile, sociale e di comunione, si è da sempre interessato anche di filosofia e di studi biblici. Insegna Economia politica e coordina il dottorato in Scienze dell’economia civile presso l’Università Lumsa di Roma. È cofondatore della Scuola di Economia Civile, con sede a Figline e Incisa Valdarno (FI), e direttore scientifico dell’evento The Economy of Francesco. Editorialista di Avvenire, ha scritto numerosi articoli e testi di economia, storia e di commento a libri biblici.
Nel 2022 ha pubblicato, con Paoline, Il Vangelo secondo Marco. Una rilettura. Un volume a cui segue, ora, la “rilettura” del Vangelo secondo Luca.
È lo stesso Autore a spiegarci il perché di questa nuova avventura editoriale e la modalità scelta nel commentare le pagine di Luca. «L’aggettivo che meglio si accompagna a questo commento è etico, o, forse, antropologico, anche se ogni aggettivo delimita e restringe la realtà, la quale è sempre eccedente rispetto alle definizioni formali e astratte, e quindi disubbidisce – e guai se non lo facesse. Perché, forse, l’aggettivo più vero da accostare a ogni opera è quello che il lettore decide di attribuirle, se è vero che ogni lettura è un rapporto tra il lettore, il libro, il suo autore e i molti autori impliciti. Commentando Luca ho continuato un dialogo personale e intimo con i Vangeli, e qualche volta con il suo principale protagonista. Un dialogo onesto, che ho cercato in tutti i modi possibili di non far diventare un commento ideologico né confessionale, operando costanti e intenzionali esercizi di autosovversione della mia idea di Dio e di Gesù, per dispormi a farmi sorprendere e cambiare da quella di Luca. Per questa ragione, davanti alle domande poste dal testo non ho voluto offrire risposte finte quando non ne trovavo di convincenti, preferendo spesso il silenzio a parole banali o non sincere».
Luigino Bruni invita ciascuno a cancellare le storie che già conosce su Gesù perché forse troppo legate a un mondo che non ci appartiene più, quello dell’infanzia. Capitolo dopo capitolo, ciascuno sarà chiamato a lasciarsi sorprendere dall’idea che l’evangelista ha di Dio, ad accogliere le domande che restano aperte e a iniziare un corpo-a-corpo con Luca, con i suoi racconti e con Gesù, «perché soltanto una lettura che diventa la vostra lotta notturna vi potrà donare la sua benedizione e un nome nuovo».