Attingendo alla saggezza di papa Francesco e agli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio, Austen Ivereigh propone una guida spirituale accattivante per la nostra epoca turbolenta: concepito come un ritiro ignaziano di otto giorni, il libro è una mappa utile per vivere un discepolato più profondo.
«Non è il momento di rintanarsi e chiudere le porte. Vedo chiaramente che il Signore ci sta chiamando a uscire da noi stessi, ad alzarci e camminare. Ci chiede di non distogliere lo sguardo dai dolori e dalle grida del nostro tempo, ma di entrarci dentro, aprendo canali della sua grazia. Ognuno di noi è quel canale in virtù del proprio Battesimo. Si tratta di aprirlo e mantenerlo aperto. Possano questi otto giorni in cui gusterete il suo amore aiutarvi a sentire la chiamata del Signore a diventare fonte di vita, speranza e grazia per gli altri, scoprendo così la vera gioia della vostra esistenza». In queste poche righe tratte dalla Prefazione di papa Francesco si può cogliere il senso e la ricchezza del volume di Austen Ivereigh Prima di tutto appartenere a Dio. Esercizi spirituali con papa Francesco, pubblicato da Paoline in coedizione con la Libreria Editrice Vaticana.
Scrittore, giornalista e commentatore britannico, noto per i suoi libri su e con papa Francesco, Ivereigh è un oratore ricercato e un organizzatore di ritiri. Il libro nasce dall’esperienza profonda e illuminante degli Esercizi spirituali di sant’Ignazio e dalle riflessioni che – da gesuita e da papa – Francesco ha proposto in incontri, discorsi e documenti. È organizzato come un percorso di otto giorni da vivere singolarmente o in gruppo: un tempo in cui il Creatore parla direttamente al cuore delle sue creature, e Gesù ci viene incontro spezzando le nostre catene perché possiamo servire con amore Dio e il mondo.
E oggi il mondo, per uscire dalle strette delle ingiustizie e delle violenze, dei fondamentalismi identitari e delle migrazioni forzate, delle guerre e della crisi ambientale, ha innanzitutto bisogno di appartenenza. L’appartenenza alla comune umanità, che unisce gli individui e i popoli nella fraternità e nella cura condivisa del creato. Ma alla radice, “prima di tutto”, quell’appartenenza al Creatore che ci fa uscire dai nostri egoismi verso nuove libertà e possibilità.
Ad arricchire il libro, nelle ultime pagine, ci sono una guida per l’utente, una mappa del ritiro, alcune indicazioni per il “dopo esercizi spirituali” e una dettagliata indicazione delle fonti bibliografiche per ogni “tappa” del ritiro.
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