Vedere la bella notizia

Nelle pagine del nuovo libricino della collana “SPUNTIni per l’anima”, Padre Jean-Paul Hernández mostra al lettore come il cristianesimo abbia fatto dell’arte una preghiera consegnata allo sguardo, un incontro con sé stessi e con il mistero.

«L’arte nasce sacra in tutte le civiltà. Perché nasce come risposta alla morte. L’arte è sempre la trasfigurazione della ferita più intima, quella dello scoprirsi umani, cioè mortali. L’urlo primitivo di dolore per la perdita di un essere caro diventerà un giorno il Requiem di Mozart. E le prime inumazioni di circa novantamila anni fa si trasformeranno nelle cattedrali medievali, nelle ombre di Caravaggio e in Guernica di Picasso». Inizia così il libricino di padre Jean-Paul Hernández Vedere la bella notizia. L’arte per incontrare Dio, nuovo titolo della collana SPUNTIni per l’anima.

Il libricino è suddiviso in tre capitoletti: I primi passi dell’arte (L’arte sacra antica - Bellezza e arte nel mondo grec); L’arte nella Bibbia (Il divieto ebraico dell’immagine - Il dono dell’arte nella Bibbia ebraica -La bellezza nel Nuovo Testamento - L’arte del Creatore); L’arte di essere Chiesa (La Gerusalemme celeste - Il cielo tocca la terra - Il cuore della fede - La porta del cielo).

Padre Hernández mostra come il cristianesimo abbia fatto dell’arte una preghiera consegnata allo sguardo, condivisa attraverso le generazioni. Per capirla bisogna lasciarsi sedurre dalla sua grammatica, sintonizzarsi sul suo orizzonte di senso. Allora diventa un incontro con sé stessi e con il mistero.

Situando l’arte sacra cristiana nel suo contesto originario e offrendo al lettore alcune fondamentali chiavi di lettura, queste pagine accompagnano i cercatori di Dio a scoprire e a vedere la Bella Novella.


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