Prende spunto dal Salmo 71 la IV "Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani", che si svolge quest’anno il 28 luglio.
Celebrata per la prima volta nel 2021, la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani cade ogni quarta domenica di luglio, in prossimità della ricorrenza dei nonni di Gesù, i Santi Gioacchino e Anna.
Scrive papa Francesco nel suo messaggio per questa IV Giornata: «Non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire non ti abbandonerò! e di intraprendere un cammino differente».
Fin dalla prima edizione, il Papa ha messo in evidenza il duplice senso di questo appuntamento: da un lato, un momento di preghiera affinché le persone anziane non rimangano sole; dall’altro, un’occasione propizia per ribadire il loro valore nella costruzione del futuro.
Duplice finalità che parte da un’unica premessa: superare gli stereotipi che portano a vedere la persona anziana – a causa della sua età - un po’ “meno” persona. Come scrive giustamente il prof. Marco Trabucchi, Presidente della Società Italiana di Psicogeriatria, nel libro Daranno ancora frutti, «solo riuscendo a comprendere l’unità della condizione umana e la diversità degli esseri umani a tutte le età, soprattutto nella vecchiaia, si superano gli stereotipi negativi che per tanto tempo hanno accompagnato la nostra cultura, per i quali il processo di invecchiamento indurrebbe un’omogeneizzazione dei comportamenti individuali, nel segno comune della perdita e del fallimento».
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